Vacanze balneari in villaggi, resort e hotel
nelle località di mare più belle del pianeta
Il suo nome deriva con ogni probabilità dal greco "Astu-neon", che significa "città nuova". E' stata costruita verosimilmente tra il I° e il II° secolo d.C. sui resti di una agglomerato più antico, che risale probabilmente addirittura al paleolitico. La dimostrazione che le origini del nucleo abitativo di Ostuni siano da riferirsi così indietro nel tempo si trova nel Museo delle civiltà preclassiche della Murgia Meridionale, in pieno centro cittadino; qui infatti è esposto il calco di Delia, meglio nota come "la madre più antica del mondo" o la gestante di Ostuni. Nella grotta di Santa Maria d'Agnano, a pochi chilometri dal centro della città, sono stati infatti rinvenuti gli scheletri completi e in ottimo stato di una donna in gravidanza, vissuta 25.000 anni, e del feto del suo bambino. I resti furono trovati in posizione rannicchiata, con la mano sinistra posta sotto il capo e la destra delicatamente appoggiata sul ventre, quasi a proteggere la creatura che non vide mai la luce. Questo ritrovamente rappresenta senza dubbio uno dei più importanti ritrovamenti paleontologici del mondo.
Fra le cose da vedere non possiamo non consigliare la Concattedrale di Ostuni. Fondata intorno al 1435 e situata nella parte più alta del paese, si presenta con una elegante facciata gotica, con tre portali e altrettanti rosoni posti sopra di essi. Quello centrale, decorato con 24 raggi, è addirittura uno dei più grandi al mondo. L’interno a croce latina custodisce interessanti opere del Settecento. Caratteristici i due palazzi che si trovano sulla piazza della cattedrale: il Palazzo Vescovile (1560) e il Palazzo del vecchio Seminario (1679-1706). Posti uno di fronte all’altro, sono collegati dallo scenografico “Arco Scoppa” in stile barocco pugliese che in origine era in legno, poi ricostruito interamente in pietra nel 1750. Un altro importante luogo del centro storico è Piazza della Libertà, con la chiesa di San Francesco e il famoso Obelisco di Sant’Oronzo. Qui la sera la città si anima e, grazie anche ai numerosi "localini" che la popolano, è considerata il fulcro della movida di Ostuni.
Questo splendido borgo è anche una delle località di maggiore attrazione turistica balneare in Italia e non solo. La sua costa vanta chilometri di mare cristallino incorniciato da spiagge bianche, piccole insenature e scogliere immerse nella macchia mediterranea. Torre Guaceto, Torre Pozzelle, Rosa Marina e Creta Rossa sono solo alcune delle splendide spiagge, dove potrai trscorrere una rilassante giornata balneare accarezzato dal sole e rinfrescarti tuffandoti in un mare da sogno.
Sull'origine dei trulli non abbiamo certezze. Secondo i più però la loro costruzione risale al 1400 quando, per evitare il pagamento delle tasse relative alla nascita di nuovi agglomerati, il feudatario della zona impose ai contadini, che poi avrebbero dovute abitarle, di costruire “case provvisorie” a secco, ovvero senza malta, così che potessero essere facilmente demolibili o smontabili. Le pietre usate per la costruzione erano quelle reperibili direttamente sul luogo, ovvero la tipica pietra calcarea stratificata che caratterizza l'intera Valle d'Itria. I tetti a cupola autoportante, fatti in cerchi di pietre sovrapposti, con la loro forma rotonda erano garanzia di stabilità e così è stato, visto che li possiamo apprezzare ancora oggi.
Sul frontale di ogni cupola dei trulli sono disegnati alcuni simboli, che si suppone facessero parte del culto pagano e di quello cristiano, una sorta di simboli magici e propiziatori. Ogni trullo, a prescindere dalla sua dimensione, termina sempre con un pinnacolo che può assumere varie forme. Così come per i simboli disegnati sui coni, anche il pinnacolo è per molti un elemento non solo decorativo. Alcuni lo considerano il collegamento tra cielo e terra, tra sacro e profano; altri sostengono che sia il marchio del maestro costruttore, mentre molti concordano sul fatto che sia semplicemente un elemento distintivo delle famiglie che appartenevano allo stesso ceppo.
Per avere una panoramica su tutto il centro e sulle centinaia di trulli che lo compongono, ti consigliamo il Belvedere di Santa Lucia che si trova nel quartiere Aia Piccola: da qui il panorama è davvero splendido. Meritano inoltre una visita la Basilica Minore dei Santi Medici dedicata ai Santi Cosma e Damiano, edificio in sitle neoclassico risalente alla fine del XIX° secolo, con le guglie dei due campanili che svettano tra le cupole dei trulli, e la Chiesa di Sant’Antonio, edificata tra il 1926 e il 1927 su una pianta a croce greca; la cupola di 21 metri riprende le fattezze dei trulli, infatti è costruita con la stessa tecnica e forma, ed è in perfetta armonia con il paesaggio circostante. Alberobello è magnifica, e una visita ai suoi trulli è imperdibile: il paesaggio è così suggestivo e caratteristico che sembra veramente fermo nel tempo.
21.02.2022
23.02.2022