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San Vito Lo Capo e la Riserva dello Zingaro

Italia - Sicilia - 05.11.2021

Le case basse punteggiate dalle bouganville, il mare che sembra caraibico, una storia affascinante, una suggestiva e unica riserva naturale incontaminata


Contenuti
 

La Sicilia Nord Occidentale

La Sicilia offre la possibilità di visitare nel corso della tua vacanza posti che difficilmente potrai dimenticare, e che ti procureranno esperienze e sensazioni che ti rimarranno nel cuore. Negli articoli del nostro Magazine Cosa vedere in Sicilia: le escursioni consigliate e Visitare Modica: il Barocco Siciliano e il cioccolato ti abbiamo svelato alcune delle bellezze della parte orientale dell'isola, in questo approfondimento invece ti faremo innamorare della parte nord occidentale.

Compresa tra le province di Palermo e Trapani, questa parte del territorio siciliano incanta e offre alcune fra le “gemme” più preziose che compongono quel gioiello naturalistico, paesaggistico e culturale che è la Sicilia. A questo patrimonio, qui come nel resto dell’isola, hanno contribuito la natura con la sua forza creativa inarrestabile e l’uomo con la sua storia fatta di ingegno, conquiste, contaminazioni e dominazioni che hanno avuto luogo in quella culla della nostra civiltà che è il Mar Mediterraneo. Se vuoi approfondire questo avvincente argomento, e scoprire le tante vicissitudini che hanno reso questa terra così ricca sotto il patrimonio storico culturale,  ti consigliamo di leggere l'articolo del nostro Magazine La storia della Sicilia e gli 8 parchi archeologici da non perdere.

Questa zona offre suggestivi paesaggi, rinomate località balneari e tantissimi luoghi di straordinario interesse culturale: Palermo con le sue innumerevoli bellezze, il golfo di Castellammare, dove sorgono alcune splendide cittadine come Scopello, San Vito Lo Capo e la Riserva dello Zingaro, e ancora Trapani con il suo lungomare e le isole Egadi al largo della costa. Abbiamo pensato di approfondire due gioielli indiscussi: San Vito Lo Capo e la Riserva Naturale dello Zingaro, località straordinarie che, come gran parte del nostro Bel Paese, tutto il mondo ci invidia.


San Vito Lo Capo

San Vito lo CapoSan Vito Lo Capo, grazie alle sue bellezze naturalistiche, alla magia e al mito dei suoi luoghi, è una delle mete più amate della Sicilia occidentale. Questa piccola località balneare, con le sue case basse dove passeggiando si respira mare, salsedine, bouganville, gelsomini e una atmosfera tipica mediterranea, è adagiata su una lunga spiaggia affacciata su una baia riparata e dominata dal Monte Monaco.

Una delle immagini iconiche che contraddistinguono San Vito Lo Capo è proprio la lingua di sabbia bianca finissima lunga circa 3 km che copre la baia davanti all’intero paese con il suo spettacolare mare turchese, a cui fa da cornice la vegetazione della macchia mediterranea. Questa spiaggia che digrada in mare dolcemente, con un' acqua quasi sempre calda e calma, è ideale per famiglie con bambini; qui è inoltre possibile trovare tutti i comfort offerti dagli stabilimenti balneari, anche se una buona parte è ancora ad accesso libero.

Allontanandosi un pò dalla riva poi, diventa il paradiso per chi ama fare snorkeling: i suoi fondali sono ricchi di pesce e non a caso è da sempre premiata con bandiera blu e verde. Ti consigliamo una escursione sul Monte Monaco a poco più di 500 metri d’altezza, da dove è possibile apprezzare il panorama della baia in tutta la sua bellezza.

Faro di San Vito lo CapoSe si osserva invece il panorama di San Vito dalla spiaggia, si nota in fondo sulla sinistra la sagoma del faro cittadino, uno dei più antichi del Mediterraneo. Voluto dai Borbone per rendere più sicura la navigazione, dona un gran fascino alla baia ed è diventato uno dei simboli del paese. Dal 1859 la sua luce, visibile fino a 20 miglia marine, rende più sicuro il tratto di mare davanti a San Vito, segnalando la secca rocciosa che nei secoli ha affondato navi di ogni genere e provenienza.

Basta una passeggiata di 10 minuti dal centro del paese per arrivare al faro che, racchiuso da una inferriata, è visibile solo dall'esterno, perché appartiene alla Marina Militare. L’atmosfera è suggestiva soprattutto al tramonto, quando il faro inizia a funzionare e dalla sua torre altra oltre 40 metri si ammira un bellissimo panorama del golfo di San Vito.

Santuario di San Vito MartireEntriamo invece nel centro storico e scopriamo che San Vito Lo Capo non è famosa solo per la sua splendida spiaggia. Passeggiando lungo via Savona, la più frequentata del paese, ci si trova di fronte al Santuario di San Vito Martire (XV° secolo). Basta uno sguardo per capire subito che non si tratta di una classica chiesa, infatti la struttura è simile ad una fortezza caratterizzata da una architettura arabo-normanna. Questo edificio dalla singolare architettura, base di 104 metri, alta circa 16 metri e con possenti mura, ha svolto infatti una funzione militare, civile e religiosa.

Fu la dimora di San Vito e dopo la sua morte, trasformata in piccola cappella a lui dedicata, divenne meta per i pellegrini; proprio per difendere questi dai pirati si cominiciò ad ampliarla. Queste continue trasformazioni e le relative funzioni sono visibili esaminando con attenzione i singoli elementi della struttura: la torre con merli e le feritoie ci ricordano la storia militare; il rosone, le nicchie e il campanile quella religiosa; mentre i balconi, la grande scala interna e le terrazze con giardini quella civile. Anche l'interno del santuario merita una visita, soprattutto per il il prezioso ipogeo del IV° secolo.

Cappella di Santa CrescenziaPasseggiando sulla strada principale che conduce fuori dal paese, merita una sosta la Cappella di Santa Crescenzia, costruita nel XIII° secolo in onore della nutrice di San Vito. In questa piccola costruzione arabeggiante risultano evidenti le influenze arabo-gotiche e normanne, ed è quindi una delle tante testimonianze delle contaminazioni che caratterizzano questa terra.

Una suggestiva leggenda narra che il giovane San Vito, patrizio mazarese figlio di un alto funzionario di Roma, sia arrivato in questo lato di Sicilia con la sua nutrice Crescenzia per fuggire dalle persecuzioni dei cristiani. Una volta giunto qui, il Santo iniziò a convertire gli abitanti del luogo, senza tuttavia particolare successo; ciò generò l’ira di Dio, che punì gli abitanti con una frana in cui Santa Crescenzia, per lo spavento, rimase pietrificata. I numerosi massi rocciosi che si trovano oggi lungo Contrada Valanga sembrano dare qualche evidenza storica a questo racconto e la stessa Cappella è legata a una tradizione popolare secondo la quale, per scacciare una qualsiasi paura o preoccupazione, è necessario lanciare qualche ciottolino al suo interno.

A circa tre chilometri dal centro, consigliamo sicuramente una visita all’antica Tonnara del Secco, così chiamata per i bassi fondali che sono di fronte ai resti dei suoi edifici. La sua storia si può addirittura far risalire al paleolitico, perché nelle vicine grotte sono stati trovati resti risalenti a quell'era della storia dell'uomo che testimoniano la pesca del tonno. I romani usarono le vasche per lavorare il pesce e nel 1412 Ferdinando d’Aragona ne autorizzerà formalmente l’utilizzo. Nel 1965 sono state calate le reti per l’ultima volta e, sebbene rimanga poco della antica tonnara e sia purtroppo un pò pericolante, la sua architettura secolare è ancora in piedi e il suo fascino ancora intatto, al punto da essere stata scelta come set per fiction e soprattutto per alcuni episodi della famosa serie televisiva Montalbano.

Cous Cous all trapaneseParlando di tonnara e di pesca, non possiamo non citare il cous cous di cui San Vito Lo Capo è la patria italiana. Qui è tipico quello "alla Trapanese" fatto con semola, bagnata nel brodo di pesce e condita con pesci, molluschi, crostacei e verdure. Questo piatto dalle chiare origini arabo-berbere fa parte da secoli della tradizione di questa terra, ma San Vito Lo Capo lo ha reso protagonista grazie al famoso Cous Cous Fest, ormai una vera e propria fiera internazionale che si tiene nel mese di settembre e richiama turisti da tutta Italia e non solo. Questa fiera, che si ingrandisce di anno in anno, è arrivata a durare ormai una decina di giorni; prevede una gara gastronomica fra vari chef che arrivano da diversi Paesi affacciati sul Mediterraneo ed è una vera e propria celebrazione del cous cous come piatto della pace, dell’integrazione e dello scambio.
Se voi scoprire tutte le altre delizie culinarie che questa splendida terra ti offre, ti consigliamo di leggere l'articolo del Magazine Piatti e prodotti tipici della Sicilia, scopri la cucina tradizionale siciliana, nel quale oltre la presentazioni dei tanti piatti e prodotti tipici, troverai tanti aneddoti e curiosità!

 

La Riserva dello Zingaro

Riserva dello ZingaroA pochi chilometri da San Vito Lo Capo, troviamo la suggestiva perla naturale della Riserva dello Zingaro, sette chilometri di natura incontaminata fino a Castellammare del Golfo. Una superficie di 1650 ettari di terreno di natura calcarea, un sentiero costellato di meraviglie tra il verde della vegetazione e le trasparenze azzurre e bianche delle calette. Questo è uno dei pochi tratti di costa in Sicilia a non avere una strada litoranea, grazie alla volontà di quanti si sono battuti per mantenerla integra e selvaggia.

Vari sono i percorsi per visitare la riserva, da scegliere in base alle proprie attitudini. Il percorso più alto, quasi montano e piuttosto ripido, è adatto a persone allenate; quello collinare è caratterizzato da saliscendi piuttosto faticosi ma accessibili; infine c'è quello costiero, più lineare e mediamente faticoso. L’intero percorso dura circa 4 ore, ma puoi anche accontentarti di esplorarlo parzialmente perché ogni passo saprà comunque soprenderti con scorci mozzafiato.

La prima cala (Tonnarella dell’Uzzo) è a soli 20 minuti di cammino dall’ingresso di San Vito ed è solitamente la più affollata; proseguendo da qui e addentrandosi nella riserva, diminuisce la presenza umana e le cale diventano sempre meno affollate, ideali per chi cerca un pò di solitudine in questo “paradiso naturale”.

Natura Riserva dello ZingaroIl territorio della riserva offre, ovviamente, una grande varietà di ambienti di grande interesse naturalistico. La vegetazione più diffusa è la palma nana, presente in tutta la zona. E' il simbolo indiscusso della Riserva dello Zingaro, le sue foglie venivano usate dai contadini per creare oggetti di uso quotidiano. Mescolati fra le folte distese della palma nana abbiamo olivastri, mandorli, frassini, alberi da sughero che si alternano al lentisco e ancora rosmarino, carrubo, mirto oltre alle splendide fioriture di orchidee, fiordalisi di Sicilia e cisto.

Tanti anche gli animali che popolano la riserva: rapaci, come l'aquila del Bonelli, specie ormai sempre più rara, il barbagianni e la civetta o ancora gabbiani, cinciallegra, poiana, nibbio, gheppio e la fauna endemica. Numerose sono anche le grotte sommerse e i cunicoli, come la Grotta del Colombaccio che si allarga in una ampia camera, un vero paradiso per gli appassionati di snorkeling. Tra cespugli, sentieri e abitati rurali troverai anche ben cinque piccoli musei da visitare, custodi del patrimonio locale e memoria viva di questi luoghi.

Se desideri immergerti in una natura senza tempo, dove uomo e natura ancora convivono pacificamente, dove il presente non ha “cancellato” il passato ma ha scelto di convivere armoniosamente con esso, non potrai fare a meno di visitarla.


Dove soggiornare

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