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Cosa mangiare a Mauritius: i piatti imperdibili

Mauritius - Oceano Indiano - Veraclub Villas Caroline - 20.11.2025

Le pietanze tipiche mauriziane da provare assolutamente durante un viaggio

Contenuti

La cucina di Mauritius rappresenta una straordinaria fusione di tradizioni culinarie che riflette la storia multiculturale dell'isola, combinando influenze francesi, indiane, cinesi, africane e creole in un'armonia di sapori unica al mondo. Questa diversità gastronomica nasce dalla storia dell'isola come crocevia commerciale e dalla convivenza di diverse comunità etniche che hanno portato le loro tradizioni culinarie, creando nel tempo una cucina nazionale ricca, variegata e incredibilmente saporita.

L'isola, situata nell'Oceano Indiano a est del Madagascar, è stata abitata da popolazioni di origini diverse a partire dal XVI secolo, quando portoghesi, olandesi, francesi e britannici si sono succeduti nel suo controllo, portando con sé schiavi africani, lavoratori indiani e commercianti cinesi. Questa mescolanza di popoli ha dato vita a una società creola unica, dove ogni comunità ha mantenuto le proprie tradizioni culinarie integrandole con gli ingredienti locali e con le tecniche delle altre culture. Il risultato è una cucina che non è semplicemente una somma di influenze diverse, ma una vera e propria alchimia gastronomica dove i confini tra le tradizioni si dissolvono per creare qualcosa di completamente nuovo e affascinante.

Il Curry: L'anima della cucina mauriziana

Cibo Mauritius

Il curry, in tutte le sue varianti, è il piatto nazionale per eccellenza di Mauritius, preparato con carni diverse (pollo, manzo, capra, pesce), frutti di mare o verdure, cotto lentamente con una miscela di spezie fresche come curcuma, coriandolo, cumino, cardamomo e cannella, spesso arricchito con latte di cocco fresco che conferisce cremosità e dolcezza. Ogni famiglia ha la sua ricetta segreta tramandata di generazione in generazione, e il curry viene tradizionalmente servito con riso basmati profumato, roti (pane indiano) appena sfornato e achards (sottaceti piccanti) che bilanciano i sapori intensi.

La preparazione del curry mauriziano è un rituale che richiede tempo e dedizione: le spezie vengono tostate e macinate fresche ogni giorno, creando miscele aromatiche chiamate "masala" che variano da famiglia a famiglia e da regione a regione. Il segreto di un buon curry risiede nella pazienza con cui vengono fatte rosolare le cipolle fino a caramellarle completamente, nel bilanciamento perfetto tra le spezie e nel tempo di cottura lento che permette ai sapori di amalgamarsi profondamente. Durante la cottura, che può durare anche due o tre ore, la cucina si riempie di profumi inebrianti che richiamano tutta la famiglia intorno ai fornelli.

Tra le varianti più apprezzate c'è il curry di capra (cabri curry), preparato tradizionalmente durante le celebrazioni familiari e le festività religiose, dove la carne viene marinata per ore con yogurt, zenzero e aglio prima di essere cotta lentamente con pomodori freschi e spezie fino a diventare tenerissima. Il curry di pesce, preparato con tonno fresco, kingfish o dorado appena pescato, rappresenta l'interpretazione marina di questo piatto iconico, dove il pesce viene aggiunto negli ultimi minuti di cottura per mantenere la sua consistenza delicata mentre assorbe tutti i sapori della salsa speziata.

Dholl Puri: Il Re dello street food


Il dholl puri è considerato il piatto di strada più amato dai mauriziani, una sottile crêpe di farina di lenticchie gialle farcita con dholl (lenticchie speziate), chatini (chutney) di coriandolo e tamarindo, curry di fagioli e rougaille (salsa piccante di pomodori), il tutto avvolto e mangiato rigorosamente con le mani. Questo piatto economico e nutriente rappresenta l'essenza della cucina di strada mauriziana ed è disponibile in ogni angolo dell'isola a prezzi accessibili.

La preparazione del dholl puri è un'arte che richiede grande abilità: l'impasto deve essere lavorato fino a ottenere la consistenza perfetta, né troppo elastico né troppo friabile, e ogni disco deve essere steso finemente prima di essere farcito con il dholl macinato e poi cotto su una piastra rovente chiamata "tawa". Il risultato è una crêpe morbida ma leggermente croccante sui bordi, con sacche d'aria che si formano durante la cottura e che la rendono ancora più soffice. I venditori ambulanti di dholl puri sono una presenza costante nei mercati, lungo le strade principali e vicino alle spiagge, dove preparano centinaia di porzioni al giorno con movimenti rapidi e precisi che testimoniano anni di esperienza.

La vera magia del dholl puri sta nell'equilibrio perfetto tra tutti i suoi componenti: il dholl speziato fornisce proteine e una base cremosa, il chatini di coriandolo aggiunge freschezza e un tocco erbaceo, il chatini di tamarindo porta un'acidità dolce che contrasta con il piccante della rougaille, mentre il curry di fagioli lima (gros pois) aggiunge sostanza e un sapore terroso che completa l'esperienza. Molti mauriziani hanno il loro venditore di dholl puri preferito e sono disposti a fare chilometri per assicurarsi la loro porzione quotidiana, spesso consumata come colazione sostanziosa o come pranzo veloce ma incredibilmente soddisfacente.

Vindaye: la tradizione Indo-Mauriziana

Cibo Mauritius

Il vindaye, piatto di origine indiana adattato ai sapori locali, consiste in pesce (solitamente tonno o marlin) marinato in una pasta di senape, curcuma, zenzero e aceto, poi cotto lentamente fino a ottenere una consistenza densa e saporita, spesso servito freddo come antipasto.

Questo piatto affonda le sue radici nella comunità tamil del sud dell'India, che lo ha portato a Mauritius durante il periodo coloniale quando migliaia di lavoratori indiani arrivarono sull'isola per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero. La preparazione del vindaye richiede giorni: il pesce viene prima marinato con sale e curcuma per diverse ore, poi viene fritto leggermente prima di essere immerso nella salsa di senape e aceto dove deve riposare per almeno 24 ore affinché i sapori si amalgamino perfettamente.

La senape, ingrediente chiave del vindaye, viene preparata macinando semi di senape gialla con aceto e acqua fino a ottenere una pasta densa e piccante che conferisce al piatto il suo carattere distintivo. Alcuni cuochi aggiungono anche semi di finocchio, fenugreek per arricchire ulteriormente il profilo aromatico. Il vindaye può essere conservato in frigorifero per diversi giorni, anzi migliora con il passare del tempo mentre i sapori continuano a svilupparsi e intensificarsi.

Oltre al pesce, esiste anche il vindaye di pollo e quello vegetariano preparato con uova sode, entrambi seguendo lo stesso principio della marinatura prolungata in una salsa acida e speziata. Questo piatto viene tradizionalmente servito durante i picnic domenicali, molto popolari tra le famiglie mauriziane che trascorrono la giornata in spiaggia o nei parchi pubblici, accompagnato da pane fresco, insalate e altre specialità creole.

Samosas: Una croccante esplosione di sapori


I samosas mauriziani, diversi da quelli indiani, sono più grandi e farciti con verdure speziate, carne o pesce, fritti fino a diventare dorati e croccanti, perfetti come snack accompagnati da chatini piccante.

La dimensione generosa dei samosas mauriziani li distingue immediatamente dalle loro controparti indiane: mentre i samosas tradizionali sono piccoli triangoli che si mangiano in un boccone, quelli mauriziani sono sostanziosi e possono costituire un pasto completo. La pasta esterna, preparata con farina, acqua e un pizzico di sale, viene stesa sottilmente e tagliata in dischi che vengono poi piegati a formare un cono da riempire con il ripieno scelto.

I ripieni variano enormemente: il più classico è quello vegetariano con patate, piselli, cipolle e spezie, ma esistono anche versioni con carne macinata speziata (samosa viande), con pesce sminuzzato e curry, con formaggio e verdure, o addirittura con ripieno piccante di peperoncino per i più audaci. Ogni venditore ha la sua specialità e i mauriziani possono riconoscere immediatamente i samosas dei loro venditori preferiti dalla forma, dalla dimensione e dalla croccantezza della pasta.

La frittura dei samosas è un momento critico: l'olio deve essere alla temperatura giusta, non troppo caldo da bruciare la pasta esterna prima che il ripieno si sia scaldato, né troppo freddo da far assorbire troppo olio rendendo i samosas unti invece che croccanti. I maestri samosa-maker immergono i triangoli nell'olio bollente e li girano costantemente fino a quando assumono un bel colore dorato ambrato uniforme, segno che sono pronti per essere serviti fumanti con il chatini di coriandolo o tamarindo.

Nelle celebrazioni familiari e religiose, è tradizione preparare centinaia di samosas da distribuire agli ospiti, e le donne della famiglia si riuniscono in cucina per ore, chiacchierando e ridendo mentre piegano e riempiono la pasta facendo parte di  una collettività produttiva che rafforza i legami familiari tanto quanto nutre i corpi.

I tesori del Mare: pesci e crostacei


I frutti di mare, abbondanti nelle acque cristalline che circondano l'isola, sono protagonisti di piatti spettacolari come il curry di polpo, preparato con polpo fresco, latte di cocco, pomodori e spezie, o il curry di granchio, dove i granchi di fango vengono cotti con curcuma, zenzero e curry leaves, creando un piatto dal sapore intenso e autentico.

Le lagune turchesi di Mauritius, protette dalla barriera corallina che circonda gran parte dell'isola, sono un ecosistema ricchissimo che fornisce una varietà straordinaria di pesci e molluschi. I pescatori partono all'alba con le loro piroghe colorate, tornando con i cesti pieni di pesce pappagallo, kingfish, carangidi, polpi, calamari e aragoste che poche ore dopo si ritrovano sui piatti dei ristoranti o vengono venduti nei mercati del pesce, dove l'atmosfera vivace e i profumi salmastri creano un'esperienza autentica della vita locale.

Il polpo (ourite in creolo) è particolarmente apprezzato e viene preparato in diversi modi: oltre al curry, viene anche servito in insalata con cipolle, pomodori, peperoncino e succo di limone, creando un piatto fresco e leggero perfetto per le calde giornate tropicali. Il segreto per un polpo tenero è la battitura della carne fresca prima della cottura, una pratica che i pescatori mauriziani eseguono battendo il polpo contro le rocce o il molo per intenerire le fibre muscolari.

Le aragoste mauriziane, pescate nelle acque profonde al di là della barriera corallina, sono considerate tra le migliori al mondo per la loro carne dolce e soda. Vengono spesso grigliate semplicemente con burro all'aglio e limone, permettendo al sapore delicato della carne di emergere senza essere sovrastato da condimenti troppo elaborati. Nei ristoranti più sofisticati, le aragoste vengono preparate alla creola con una salsa ricca di pomodori, vino bianco, scalogno e prezzemolo fresco, oppure flambé con rum locale per un tocco spettacolare.

I calamari freschi vengono trasformati in piatti deliziosi come i calamari fritti croccanti serviti con maionese al lime e peperoncino, o cotti in umido con zenzero, aglio e salsa di soia in preparazioni di ispirazione cinese che mostrano la fusione perfetta tra diverse tradizioni culinarie.

Il fusion Sino-Mauriziano


La cucina cinese-mauriziana ha dato vita a piatti unici come i noodles saltati (mine frit) con frutti di mare, verdure e salsa di soia, e il pollo dolce e agro preparato con ananas fresco e peperoni colorati.
La comunità cinese, principalmente di origine cantonese, arrivò a Mauritius nell'Ottocento portando con sé le tecniche del wok e l'arte della cucina veloce ad alta temperatura. Tuttavia, non potendo reperire tutti gli ingredienti tradizionali cinesi, i cuochi sino-mauriziani hanno adattato le ricette utilizzando prodotti locali, creando una fusione unica che è diventata parte integrante dell'identità culinaria dell'isola.

I mine frit sono probabilmente il piatto sino-mauriziano più popolare: noodles di frumento saltati nel wok con gamberi freschi, calamari, pezzi di pollo, uova, cavolo cinese, cipolle verdi e germogli di soia, il tutto condito con salsa di soia, salsa di ostriche e un tocco di peperoncino fresco. La chiave di questo piatto è il "wok hei", letteralmente "il respiro del wok", quella caratteristica nota leggermente affumicata che si ottiene solo cuocendo a temperatura altissima in un wok ben stagionato.

Il riz frit (riso fritto) mauriziano viene preparato con riso basmati cotto il giorno prima e lasciato raffreddare per ottenere la consistenza perfetta, poi saltato con uova, piselli, carote a cubetti, prosciutto o char siu (maiale alla cantonese), cipolle verdi e salsa di soia. Ogni chicco di riso dovrebbe rimanere separato e leggermente tostato, con un sapore delicato che permette agli altri ingredienti di brillare.
Le boulettes, ravioli al vapore ripieni di gamberi, maiale o verdure, sono un'altra specialità sino-mauriziana molto amata, servite con una salsa di soia aromatizzata con zenzero grattugiato. Questi delicati fagottini vengono preparati nelle case da tè (boutiques chinoises) che punteggiano l'isola, luoghi dove la tradizione del dim sum è stata preservata e adattata ai gusti locali.

Il pollo dolce e agro mauriziano utilizza ananas fresco Victoria, una varietà piccola ma incredibilmente dolce coltivata sull'isola, insieme a peperoni verdi e rossi, cipolle e una salsa agrodolce meno zuccherina di quella che si trova nei ristoranti cinesi occidentali. Il pollo viene prima marinato, poi infarinato e fritto fino a diventare croccante, infine saltato con le verdure e la salsa per un piatto che combina texture diverse e un equilibrio perfetto tra dolce, acido e sapido.

Dessert e frutta tropicale

I dolci tradizionali riflettono anch'essi questa diversità culturale: il gâteau patate (torta di patate dolci) è un dessert tipico delle festività, aromatizzato con cardamomo e vaniglia, mentre i laddu, dolcetti sferici a base di farina di ceci, zucchero e ghee, sono immancabili nelle celebrazioni indù. Il lait caillé (latte cagliato) servito con miele locale o sciroppo di canna da zucchero rappresenta un dessert fresco e leggero, perfetto dopo un pasto speziato.

Il gâteau patate è molto più di un semplice dolce: è un simbolo di identità creola e viene preparato con grande cura durante le festività cristiane come Natale e Pasqua, ma anche durante matrimoni e battesimi. Le patate dolci vengono prima bollite e schiacciate finemente, poi mescolate con zucchero, latte di cocco fresco, farina, uova, burro fuso e una generosa dose di cardamomo verde macinato e vaniglia Bourbon delle vicine isole dell'Oceano Indiano. L'impasto viene versato in una teglia e cotto lentamente fino a ottenere una consistenza densa e cremosa simile a un flan, con la superficie leggermente caramellata. Alcune famiglie aggiungono anche uvetta, frutta candita o scorza di limone grattugiata per arricchire ulteriormente il sapore.

I laddu sono piccole sfere dorate che rappresentano prosperità e dolcezza nelle celebrazioni indù, particolarmente durante Diwali, la festa delle luci. La preparazione richiede pazienza: la farina di ceci viene tostata lentamente nel ghee fino a sprigionare un profumo di nocciola, poi viene mescolata con zucchero in polvere, cardamomo, noci tritate e a volte fili di zafferano. Il composto ancora caldo viene modellato in palline perfettamente rotonde che si sciolgono in bocca lasciando un sapore ricco e avvolgente.

Il napolitaine è un altro dolce iconico mauriziano, un biscotto quadrato formato da tre strati di pasta frolla alternati a due strati di marmellata di fragole o albicocche, il tutto ricoperto da una glassa rosa o bianca e decorato con cocco grattugiato. Questo dolce, di chiara origine francese ma completamente adottato dalla cultura mauriziana, viene servito con il tè pomeridiano ed è immancabile nelle pasticcerie locali.
I gâteaux piments (frittelle di lenticchie speziate) rappresentano il lato salato dello street food dolciario: piccole frittelle croccanti preparate con lenticchie spezzate macinate, cipolla, coriandolo fresco, peperoncino e curcuma, fritte fino a diventare dorate e servite bollenti come snack o aperitivo. Il contrasto tra l'esterno croccante e l'interno morbido e speziato li rende irresistibili.

La frutta tropicale fresca è sempre presente sulle tavole mauriziane: mango succosi, ananas dolcissimi, litchi profumati, frutto della passione aromatico e jackfruit dal sapore unico vengono consumati come dessert naturale o trasformati in succhi freschi e sorbetti.

I mercati ortofrutticoli di Mauritius sono un tripudio di colori e profumi durante la stagione dei frutti: i manghi, disponibili in decine di varietà diverse con nomi poetici come "mangue Julie", "mangue corail" o "mangue José", vengono scelti con cura secondo la loro maturazione perfetta. I mauriziani hanno sviluppato una vera arte nel giudicare la maturità di un mango dalla sua fragranza, dalla cedevolezza al tatto e dal colore della buccia. I manghi acerbi vengono trasformati in chutney piccante o mangiati a fettine con sale e peperoncino come snack rinfrescante.

I litchi mauriziani, raccolti tra novembre e gennaio, sono considerati tra i migliori al mondo per la loro polpa succosa, dolce e profumata. Le famiglie si riuniscono sotto gli alberi di litchi durante la stagione per raccogliere i grappoli rossi e consumarli freschi, e l'eccedenza viene trasformata in sciroppo, marmellata o vino di litchi, una bevanda aromatica e leggermente alcolica.

Il frutto della passione, chiamato "grenadine" in creolo, cresce abbondante nei giardini mauriziani e viene utilizzato per preparare succhi freschi dal sapore intensamente tropicale, mousse leggere e ariose, o semplicemente tagliato a metà e mangiato con un cucchiaino, assaporando la polpa gelatinosa e i semi croccanti.

Il jackfruit, il frutto più grande che cresce sugli alberi, può pesare fino a 50 chili e produce una polpa gialla dal sapore che ricorda un mix tra ananas, mango e banana. Viene consumato maturo come dessert o acerbo come verdura in curry e preparazioni salate, dimostrando la versatilità degli ingredienti nella cucina mauriziana.

Gli ananas Victoria, varietà endemica di Mauritius, sono piccoli ma incredibilmente dolci e aromatici, tanto che l'isola ha ottenuto la certificazione europea IGP (Indicazione Geografica Protetta) per questo frutto. La carne giallo-oro è così tenera e succosa che sciogliersi in bocca, e il profumo è talmente intenso che un singolo ananas può profumare un'intera stanza.

Bevande tradizionali: rum, tè e succhi freschi

Il rum locale, prodotto dalle piantagioni di canna da zucchero dell'isola, accompagna spesso i pasti o viene servito come digestivo, mentre il tè, influenza della tradizione britannica, viene consumato tutto il giorno aromatizzato con spezie locali come cardamomo e cannella.

Mauritius ha una lunga e orgogliosa tradizione nella produzione di rum, con distillerie che risalgono al XVIII secolo quando i coloni francesi iniziarono a sfruttare le vaste piantagioni di canna da zucchero per produrre questa bevanda alcolica. Il rum mauriziano è riconosciuto internazionalmente per la sua qualità eccezionale, con marchi come Chamarel, New Grove e Green Island che producono rum agricolo (rhum agricole) distillato direttamente dal succo di canna fresca piuttosto che dalla melassa, conferendo un profilo aromatico più complesso e raffinato.

Il rum viene invecchiato in botti di rovere per diversi anni, sviluppando note di vaniglia, caramello, frutta secca e spezie che lo rendono perfetto sia per essere degustato liscio che per cocktail elaborati. I mauriziani amano preparare il "rhum arrangé", rum aromatizzato con frutta tropicale, vaniglia, cannella, zenzero o persino peperoncino, lasciato in infusione per settimane o mesi per creare liquori complessi e personalizzati.
Il tè, bevuto dai mauriziani in quantità impressionanti durante tutta la giornata, è un'eredità del periodo coloniale britannico ma è stato completamente adottato e trasformato dalla cultura locale. Il "thé de Bois Chéri", prodotto nelle piantagioni dell'altopiano centrale dell'isola dove il clima fresco e le nebbie mattutine creano condizioni ideali per la coltivazione del tè, è considerato il migliore dell'isola. Il tè nero viene spesso aromatizzato con vaniglia Bourbon, cardamomo verde, cannella o foglie di citronella, creando infusioni profumate che vengono servite bollenti con latte condensato dolce.

Il "alouda", una bevanda fredda di origine indiana perfettamente adattata al clima tropicale mauriziano, è una delizia cremosa e rinfrescante preparata con latte, basil seeds (semi di basilico che si gonfiano in gelatina quando immersi in acqua), agar-agar, sciroppo aromatizzato e a volte gelato alla vaniglia. Viene venduto dalle bancarelle di strada in bicchieri alti e servito con una cannuccia larga per permettere ai semi gelatinosi di passare.

I succhi freschi di frutta tropicale sono onnipresenti: succo di canna da zucchero pressato al momento (jus de canne), succo di cocco giovane servito direttamente dalla noce, succo di tamarindo dolce e acidulo, e il "alouda" alla frutta della passione sono solo alcune delle opzioni rinfrescanti disponibili nei mercati e lungo le strade dell'isola.

Il lassi mauriziano, bevanda allo yogurt di origine indiana, viene aromatizzato con mango, banana, frutto della passione o semplicemente servito salato con cumino e menta fresca, offrendo un contrappunto rinfrescante ai piatti speziati.

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