Cartaginesi, romani, vandali, arabi, aragonesi, inglesi, spagnoli. Cos’hanno in comune tutte queste civiltà? Sono stati rapiti tutti dal fascino magnetico di Minorca. Per la sua posizione strategica, per le sue coste, per il la lussureggiante vegetazione, l’isola delle Baleari ammalia da secoli chi la visita. E la conquista.
Macchia mediterranea, 80 spiagge da scoprire, un mare che commuove, oggi Minorca non è più al centro di battaglie marittime per conquistarla, ma il suo fascino permane immutabile, rapendo sguardo e mente degli innumerevoli visitatori che ogni anno arrivano qui per trovare bellezza e relax.
Una miriade di spettacolari calette, fondali perfetti per lo snorkeling, una natura selvaggia e resti archeologici che sottolineano la moltitudine di civiltà che hanno popolato quest’isola: benvenuti a Minorca.
Ma quali sono le cose da vedere durante una vacanza a Minorca? Scopriamolo insieme!
La seconda città per importanza si trova nell’estremità occidentale dell’isola. Le sue origini sono antiche: fu fondata dai cartaginesi e poi resa sede vescovile nel quarto secolo. Durante l’occupazione dei Mori cambiò nome in Medīna el Jezīra e Medīna Menūrqa. Dopo un lungo dominio arabo, fu riconquistata dalle truppe di Alfonso III, diventando un centro commerciale fondamentale dei commerci aragonesi.
Il 9 luglio 1558 segna un momento tragico e fondamentale nella storia di Minorca: con 140 navi e 15mila soldati i turchi misero la città sotto assedio per otto giorni, decimando la popolazione e devastando la città.
L’obelisco di Plaza del Borne, eretto nel 1875, commemora l'eroica difesa di Ciutadella durante l'assalto ottomano.
Da non perdere, durante una visita a Ciutadella, la Cattedrale di Santa Maria, in stile gotico catalano,costruita tra il XIII secolo e XIV per volere di Alfonso III d'Aragona, dopo la conquista dell'isola dai musulmani. La cattedrale è stata costruita sopra una vecchia moschea e si può facilmente desumere dalla presenza degli archi del vecchio minareto nel campanile.
Tra le cose da vedere a Ciutadella e, in generale a Minorca, c’è poi il Castello di San Nicola, costruito alla fine del XVIII secolo, per difendere il porto della città.
Lo stesso porto di Ciutadella è uno dei luoghi più amati dai turisti ed è considerato uno dei più belli di tutto il Mediterraneo. Mercati variopinti, barche di ogni tipo e dimensione, ristoranti di pesce e un’atmosfera che proietta in altre epoche caratterizzano questo delizioso luogo, un tempo popolato da mercanti e pescatori.
Con 358 metri di altezza, Monte Toro è il punto più alto di Minorca. Qui si può ammirare tutta l’isola e, in giornate con cielo terso, si può vedere anche Maiorca.
Il percorso per raggiungere la cima può essere effettuato a piedi, ma anche in bicicletta, affittandola nei pressi del monte. Il tragitto è agevole, dura circa un’ora e non prevede trekking impegnativo.
Sul monte è possibile visitare il santuario più importante dell’isola, quello della Vergine. La struttura è stata costruita sui resti di una chiesa gotica nel 1670. All’interno è custodita l’immagine della “Virge del Toro” incisa sul legno. Al lato della chiesa si può osservare una parte di un’antica torretta difensiva del 1558.
La leggenda narra che il santuario e la montagna si chiamino così perché anticamente un toro sorvegliava questi luoghi, tenendo lontani ospiti indesiderati. Un giorno un gruppo di religiosi si incamminò verso la cima, incurante del toro. L’animale, vedendo le loro croci, li condusse in una grotta, in cui trovarono l’immagine della vergine ora ospitata all’interno
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